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ORIGAMANDO… UN TULIPANO PER LA MAMMA

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Dopo il rientro dal week-end di festa, eccoci di nuovo al lavoro con tante idee creative a partire da qualche progetto originale realizzato con la tecnica degli origami; devo dire che nel web ci sono tante belle cose realizzate con questa tecnica ma molte sono difficili e ho quasi paura a cimentarmi ma… non voglio perdermi d’animo e per ora inizio con un tutorial, semplice, per realizzare un papavero da regalare alla mamma. Inutile spendere soli per un mazzo di fiori ed è pure un peccato che i fiori vengano recisi; meglio cimentarsi con questa simpatica tecnica che devo dire mi rilassa molto e poi con dei semplici gesti, anche i bambini sapranno realizzare questo bel fiore quindi… papà, fatevi avanti!

Vi basterà seguire i facili passaggi che vi illustro in questo tutorial per realizzare prima il fiore, ovviamente di colore rosso, tipico del tulipano e poi il gambo così farete un figurone!

1. Partiamo da un foglio quadrato rosso piegato a metà, avremo così ottenuto un triangolo.
2. Pieghiamo un lato verso il centro in modo che la punta fuoriesca dall’altro.
3. Stesso tipipo di piega anche per l’altro lato.
4. Capovolgiamo il nostro lavoro.
5. Ripieghiamo all’interno le 2 punte laterali e quella in basso ottenendo dei piccoli triangoli.
6. Se capovolgiamo di nuovo il lavoro, avremo ottenuto il nostro tulipano.

1. Anche questa volta partiamo da un foglio quadrato ma di colore verde visto che sarà il nostro gambo e pieghiamolo a metà per ottenere un triangolo.
2. Riapriamolo in modo che si veda il quadrato ma anche le pieghe appena realizzate.
3. Pieghiamo verso l’interno le 2 punte laterali.
4. Rifacciamo lo stesso tipo di piegature verso l’interno partendo sempre dalle punte laterali.
5. Pieghiamo ora la parte della punta sotto verso l’alto facendola fuoriuscire un pò.
6. Ora pieghiamo a metà il nostro lavoro ottenendo così il gambo del fiore.

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BLOCK NOTES COMODO, PRATICO E CUCITO CON AMORE

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Quando vado a fare la spesa sono solita portarmi un bigliettino con indicate le provviste anche se poi… o lo dimentica in macchina, o mentre inserisco le cose nel carrello lo perdo o, peggio ancora, lo lascio a casa! E’ vero che poi aggiungo sempre altre cose rieptto a quelle segnate però averlo dietro sarebbe comodo almeno… per ricordarmi le cose utili che avevo segnato e non rischiare di dimenticarmene più della metà. Proprio per questo ho deciso di realizzare un comodo, pratico e piccolo blocco note da borsetta dove poter annotare la lista della spesa ma non solo, anche degli appunti o delle informazioni in qualsiasi momento ne abbia bisogno; ovviamente lo faremo un pò particolare, soprattutto nella forma così sarà un ottima idea regalo per la mamma.

Quale miglior forma se non un cuore? Però, per non cadere nella monotonia, lo realizzeremo bianco e non rosso come di sicuro vi sareste aspettate e sapete perchè? Perché con il rosso realizzeremo i dettagli ma non solo anche… una decorativa cucitura con la lana.
La prima cosa da fare è realizzare una bella sagoma di cuore e per farlo mi aiuterò con una piccola candela che non uso mai per il suo scopo ma che invece ritengo molto utili come sagoma; dopo averla disegnata su un foglio basterà piegare o sovrapporre altri fogli e così quando andrò a tagliare otterrò tante sagome uguali. Trattandosi di un blocco notes preferisco avere le pagine tutte bianche quindi le sagome andrò a ritagliarle su dei semplici fogli da disegno; ovviamente ci sarà bisogno di un pò di fogli altrimenti che blocco sarebbe? Dopo averli ritagliati e sovrapposti, decoriamo la copertina andando ad incollarci dei piccoli cuori rossi ritagliati da un cartoncino rosso; mentre li incolliamo cerchiamo di occupare l’intera sagoma tranne… la parte centrale che andremo a decorare con una cucitura. Utilizziamo un ago per la lana e infiliamoci un filo di lana rosso così manterremo il colore del cuore e anche dell’Amore; realizziamo un semplice cucitura prima dall’alto verso il centro e poi dal basso verso il centro in questo modo ci troveremo 2 fili al centro con i quali poter realizzare un fiocco. A questo punto avremo ottenuto il nostro blocco anzi, il doppio-blocco perché la cucitura avrà così separato in due parti uguali le sagome del cuore e quindi tutti i singoli fogli e potremo scrivere sia a destra che a sinistra avendo così il doppio dei fogli disponibili.

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OUT-FIT “TOPOLINOSO” PER UNA PICCOLA PESTE

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Altra settimana, altro out-fit firmato Allegri Briganti ma, come vi dicevo al settimana scorsa quando vi ho mostrato il primo out-fit dedicato a Simone, questa volta sarà dedicato ai più piccoli e quindi il mio modello sarà Lorenzo. La mia scelta è stata facilissima perché sono andata non solo su un classico ma per prima cosa ho seguito una delle passioni del piccolo: i personaggi Disney; è stato facilissimo scegliere nonostante la vasta gamma ma… il preferito di Lorenzo rimane Topolino quindi, guardate un pò cosa ho scelto per il mio shopping di oggi.

Ho voluto una cosa comoda ma alla moda; semplice ma d’effetto e visto il personaggio raffiguarto direi che è perfetto; allegro e vivace ma non eccessivo e che dia troppo nell’occhio insomma… fashion ma al tempo stesso anche tradizionale. Per effettuare la ricerca mi è bastato andare nella categoria “maschio” e poi scegliere l’età che in questo caso ricade sui 3 anni; dovendo competere con il precedente out-fit, ho anche selezionato come ulteriore categoria quella dei completi ed ecco qui che la mia ricerca si è ristretta a ciò che mi serviva: completo da maschio, taglia 3 anni. Come vi dicevo tra i risultati è stato poi semplice scegliere perché qui ho assecondato i gusti di Lorenzo e quindi il mio nuovo out-fit sarà dedicato al completo di Topolino: carino, allegro e colorato.
Trattandosi di un completo è comodo e quindi adatto alle esigenze di un bimbo di 3 anni che, per tutto il giorno, ha bisogno della comodità di muoversi per giocare liberamente; allegro visto il contrasto di colore tra il rosso acceso e il bianco e alla moda vista la presenza di un personaggio Disney insomma… l’ideale per Lorenzo.
Voi cosa ne dite? Vi sembra adatto o avreste scelto un altro modello? E tra i due out-fit… quale vi piace di più? Devo dire che io sono un pò indecisa perché mi piacciono molto entrambi per motivi diversi: quello di Simone ha un bellissimo verde acceso, un colore che adoro mentre quello di Lorenzo, con la presenza di Topolino, mi cattura l’occhio quindi lascio a voi il giudizio.

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PRIMAVERA IN COSTUME? CON ALLEGRI BRIGANTI, SI PUO’!

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In questi giorni il tempo non è certo dei migliori ma non per questo bisogna stare coperti, si può mettere il costume da bagno lo stesso; certo andare al mare per un bel bagno oppure per stare sulla spiaggia a fare castelli di sabbia o giocare a palla sarebbe meglio ma… si può lo stesso indossare un costume da bagno anche in piscina e… divertirsi lo stesso. Oltre a fare un corso di nuoto, esistono piscine al coperto dove ci si può divertire e passare qualche ora in libertà indossando un comodo e colorato costume come quelli della nuova linea di Allegri Briganti.

Non ci facciamo mancare nulla, nemmeno un bel costume da bagno in primavera; ai miei bambini piace molto l’acqua e se ci si può anche divertire… bhe non ci facciamo scappare l’occasione. Ci siamo dedicati un’intera giornata all’interno di una piscina al chiuso dove ci siamo potuti divertire a scendere da colorati scivoli e schizzare con getti d’acqua nell’area baby; inutile dirvi che il divertimento non è mancato ma… nemmeno la sorpresa del costume! E sì perché quando è stato il momento di indossare costume e ciabatte, la sorpresa e l’entusiasmo non sono mancati visto che si sono trovati di fronte un grande personaggio dei cartoni animati: Topolino.
Devo dire che scegliere nella vasta gamma della nuova linea di costumi da bagno non è stato facile: Topolino, Cars, Ben10, Paperino o divertenti fantasie insomma… ci ho messo un pò ma alla fine sono rimasta molto soddisfatta. La mia scelta è ricaduta sul modello classico a slip dedicato a Topolino: rosso per Simone e azzurro per Lorenzo; realizzato in morbida Licra e colorato con strisce orizzontali realizzato in due colori bianco e rosso oppure bianco e azzurro con davanti la stampa di Topolino mentre sul retro il numero 28. Divertente, solare, colorato, comodo o alla moda queste sono solo alcune delle caratteristiche, che ne dite voi? Ne sapreste aggiungere qualche altra?

Vi ricordo che per gli ordini superiori a 70 euro le spese di spedizione sono gratuite ed inoltre, nel caso abbiate un reso da fare, il costo del reso è gratuito quindi… vista la vasta gamma di prodotti della linea primavera-estate 2012, vi consiglio di fare un bell’ordine on-line, cosa state aspettando?

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IL LATTE E’ UN COLORE? PROVATELO

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Stasera c’è la partita dell’Italia ed in molti saranno davanti al televisore per tifare la nostra Nazionale; un classico sarà mangiare la pizza bevendo una bibita mentre in compagnia di amici si sta seduti sul divano tifando e sperando di vincere. Per noi non sarà così, non siamo tifosi scatenati e per di più i bimbi non adorano nemmeno il calcio quindi… per noi sarà indifferente; ho  voluto però coinvolgerli in un simpatico gioco dove cercheremo di ricreare la bandiera dell’Italia perché, pur non tifando, è giusto sapere i colori della nostra bandiera.

Simone la conosce bene la bandiera vista la sua scatenata passione per le bandiere di tutto il mondo ma il piccolo Lorenzo, è ancora piccolo per conoscerle tutte ma almeno la nostra, mi sembra carino conoscerla e per farlo ho adottato una tecnica particolare. Non abbiamo colorato, disegnato e ritagliato i semplici colori ma bensì… abbiamo cercato di ricrearla in maniera originale, utilizzando il latte?
In casa nostra oltre al calcio, anche il latte non viene molto utilizzato e quindi, a volte, mi trovo a doverlo utilizzare per cucinare per non buttarlo via; mi è venuto però in mente di provare a giocarci insieme. Il latte ha una consistenza diversa dall’acqua e quindi se ci aggiungiamo qualche goccia di tempera lavabile Crayola… ci si può disegnare utilizzando uno stuzzicadenti; queste nuove tempere, washable kids’ paint, sono  ideali perché lavabili sia dai tessuti che dalla pelle stessa e quindi anche se i bambini si sporcano non ci sono problemi e noi mamme possiamo stare tranquille… in tutti i sensi! Nonostante noi utilizzeremo solo 2 colori, nella confezione ce ne sono ben 10 in vasetti da 60 ml: rosso, verde, giallo, arancione, blu, turchese, viola, fucsia, marrone e bianco.
Per realizzare la nostra bandiera, basterà mettere del latte in un piatto in maniera d’avere un pò di spazio a disposizione ed aggiungerci un pò di colore; nel nostro caso metterò del verde e del rosso per poi mescolare con lo stuzzicadenti e notare come il colore si spanda, restando a galla, e dando una colorazione al bianco latte. Utilizzando il verde e il rosso uniti al bianco del latte e tenendo il verde a sinistra e il rosso a destra… ecco qui la nostra bandiera; ovviamente aggiungendo altri colori e mescolando bene si possono ottenere delle bellissime sfumature e creare dei disegni particolari ma per oggi ci fermeremo qui noi, siamo riusciti ad ottenre quello che volevamo: forza Italia!

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IL NOCCIOLO DI PESCA SI TRASFORMA IN BRACCIALE

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Mancano solo 2 giorni all’estate e quindi possiamo iniziare a pensare a qualche bel lavoretto estivo, dedicato al mare, all’acqua, al sole insomma dedicato a questa magnifica stagione; ho pensato di dedicare il primo lavoretto alla frutta: c’è una varietà di specie incredibile, tutta buonissima, golosa e dolce quindi ci si può sbizzarrire. Per farlo però ho avuto l’ispirazione da una strana abitudine di mio marito che, dopo aver mangiato una pesca, con uno stuzzicadenti spulcia il nocciolo fino a renderlo perfettamente pulito che è un peccato buttarlo e così, lo abbiamo riutilizzato per realizzare un qualcosa di originale.

Mi son sempre chiesta cosa ci trovasse nello spulciare il nocciolo ma devo dire che il risultato finale è fantastico: perfettamente pulito anche dalla più piccola parte della polpa della pesca quasi come se fosse stato in lavastoviglie. Da qui mi è nata l’idea di trasformarlo in una simpatica collana estiva dandogli però… una trasformazione particolare. Faremo diventare questo nocciolo, il ciondolo di un bracciale che però assumerà la forma di un’altra buonissima frutta: la fragola! Basterà colorare con la tempera rossa l’interno nocciolo e lasciarlo asciugare; intanto da un cartoncino verde, ritagliamo la sagoma del classico picciolo della fragola, molto frastagliato e poco uniforme che andremo poi ad attaccare in alto al nostro nocciolo. Manca solo il filo della nostra collana e ci basterà prendere un cordoncino, del colore che preferiamo e con della colla a caldo, lo fissiamo molto bene proprio dietro il picciolo verde e… eccolo qui il bracciale, pronto per essere indossato.
Consiglio: noi abbiamo creato un bracciale ma potrebbe benissimo essere il ciondolo di un’originale collana oppure potreste creare un’intera parure… fragolosa!

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IN PARTENZA GLI INVITI DI COMPLEANNO

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Come vola il tempo e solo raramente me ne accorgo perché vivo talmente intensamente ogni giorno che non mi fermo a pensare come i giorni passino in fretta però a pensarci… asilo finito e a settembre Simone inizierà la scuola e Lorenzo, che sembrava nato ieri, andrà all’asilo in più tra qualche settimana festeggeremo i 6 anni di Simone: incredibile! Proprio per questo è tempo di preparare gli inviti anche perché l’asilo è finito e quindi bisogna consegnare gli inviti prima che tutti spariscano e poi mi tocca bussare porta per porta per consegnarli e non mi sembra il caso quindi sarà meglio pensarci.

Pensarci, ecco la parola giusta anzi sarebbe meglio dire DECIDERSI. Si sa che i bambini cambiano spesso idea e spesso nemmeno ce la comunicano tant’è che stavo ideando la festa di compleanno… in tema sbagliato, possibile che sia cambiato tutto in pochini minuti? E per fortuna che me ne sono accorta…
Quest’anno vorrei fare a Simone una festa con i fiocchi, il traguardo raggiunto è importante quindi ho deciso di realizzare una festa a tema e il tema prescelto è… il trenino Thomas! Devo dire che ne ho da sbizzarrirmi a partire dagli inviti. Ho deciso di realizzarli diversi tra loro, utilizzerò i diversi personaggi del cartone animato che hanno colori diversi, per personalizzare gli inviti; Percy, Rosy, Edward, Toby, James e l’immancabile Thomas. Per prima cosa disegno la sagoma della locomotiva su un foglio che poi ritaglierò nei diversi colori: verde, rosa, marrone, rosso e azzurro; per dare le sembianze di una locomotiva attacco al centro, in alto e solo con dello scotch nella parte centrale, il classico volto di questi trenini che ho scaricato dal web colorando però bocca e fumaiolo. Ai lati aggiungo i fanali gialli mentre la parte sotto invece sarà dedicata all’invito personale con il nome dell’invitato e… ricordando di portare il costume da bagno visto che, trattandosi del 14 lugli, si spera sempre faccia un caldo incredibile e si possa fare in piscina. L’idea è quella di far sbucare la faccia del trenino da una semplice busta bianca che realizzo semplicemente ritagliando un rettangolo che poi piegoin 3 parti: 2 uguali tra loro e una sarà l’aletta che mi permetterà di chiudere la bustina sul retro. Nella piegatura creo un’incisione proprio nel centro dove andrò ad inserire l’invito che non farò entrare del tutto ma che lascerò appeso al… volto del trenino; la busta l’ho decorata con una banda dello stesso colore del trenino con l’aggiunta di una stella cntenente il numero 6.
Che dire, sono molto soddisfatta degli inviti ma non è tutto… adesso preparerò i regalini per gli amichetti e anche la torta sarà dedicata al tema del trenino Thomas; pensavo di farla realizzare in pasticceria ma invece in collaborazione con una cara amica della scuola superiore, ritrovata da poco su facebook, che ha un bellissimo negozi di oggettistica, Perdindirindina, quindi la torta la realizzerò io e lei penserà alla decorazione che sarà… bellissima!

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ESPRIMENTO CON LE MARSHMALLOWS

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Quest’anno vorrei fare una festa di compleanno con i fiocchi visto che Simone compierà 6 anni, il 1° grande traguardo! Il tema della festa l’abbiamo scelto, sarà il Trenino Thomas e gli inviti sono già stati recapitati. Intanto che lui sarà in vacanza con i nonni sul lago di Garda, pensavo di dedicarmi alla torta. All’inizio pensavo di farla realizzare da un pasticcere visto che la mia idea era quella di realizzare un capolavoro tenendo sempre come tema Thomas ma poi mi son detta: “Serena, hai 2 settimane di tempo, sei da sola a casa, perché non provi a realizzarla tu?” In effetti la curiosità di provare a fare una torta decorata è un pò che ce l’ho quindi… inizierò con degli esperimenti.

Mi sono documentata molto su internet e devo dire che leggendo gli ingredienti per realizzare la pasta di zucchero non sembra proprio volerci molto quindi, perché non provare? Proprio mentre stavo navigando in un sito di cucina che adoro, Misya.info mi si è aperto un mondo: esiste una pasta modellabile realizzata con le caramelle marshmallows, quelle gommose, morbide e colorate che, sciolte e mescolate con zucchero a velo permettono di ottenere una pasta di zucchero modellabile. Letto, fatto!
Mi sono fiondata a fare la spesa o meglio, a comperare le caramelle marshmallows e mentre le acquistavo mi sono illuminata: visto che sto sperimentando, perché non comperarle già colorate, rosse, così da non doverci aggiungere i coloranti per alimenti e vedere se sono fortunata da ottenerla già colorata? Che dire, la fantasia me la porto sempre appresso e così voglio tentare.
Gli ingredienti che servono sono 150 gr di marshmallows rossi, 330 gr di zucchero a velo e 3 cucchiai d’acqua; basterà far sciogliere in una pentola a bagnomaria le caramelle con i 3 cucchiai d’acqua per circa 10-15 minuti per poi togliere dal fuoco e unire metà dello zucchero a velo mescolando energicamente; bisogna poi creare uno strato di zucchero a velo su un tavolo e rovesciarci sopra il composto appena creato e, con le mani infarinate di zucchero a velo, lavorare l’impasto finché lo zucchero a velo non verrà totalmente assorbito e si sarà creato un impasto morbido. Bisogna ora avvolgerlo in uno strato di pellicola trasparente e lasciarlo riposare per almeno 24 ore dopo sarà pronto per essere… utilizzato per qualsiasi tipo di creazione e per conservarla al meglio è importante tenerla avvolta nella pellicola o nei sacchetti alimentari, fuori dal frigorifero e si può conservare fino a 2 mesi. Per chi avesse già le idee chiare può invece preparare le decorazioni in anticipo e tenerle riparare in una scatola di latte per utilizzarle inseguito ricordandosi che per assemblare le decorazioni alla torta è necessario spennellare con un pochino di acqua.

Devo dire che come prima volta sono proprio soddisfatta non solo perché mi sono accorta che è veramente semplice preparare una pasta di zucchero da poter utilizzare per decorare ma, avendo utilizzato della marshmallows rosse, ho ottenuto una pasta di zucchero rosa: semplicemente fantastico! Ho ottenuto una pasta colorata senza l’utilizzo di coloranti alimentari il che mi rende molto felice visto che non mi ero ancora documentata su dove poterli acquistare; ora non mi rimane che far riposare la pasta per poi testarla con una bellissima decorazione e sapete per cosa? Per la torta di compleanno della nonna Mary visto che il suo compleanno è proprio fra 3 giorni… ne approfitto subito per testarla.

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CONOSCIAMO I CERCHI OLIMPICI?

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Continuiamo la nostra conoscenza con le Olimpiadi e dopo la fiamma olimpica, realizzeremo i cerchi olimpici; devo dire che appena ho mostrato una foto ai bambini, Simone è esploso in un mare di domande: “Cosa rappresentano i cerchi olimpici?” “Perché hanno utilizzato quei colori, hanno un significato particolare?” e devo dire che non ha tutti i torti perché in effetti questo simbolo non è nato a caso ma ha un suo significato, voi lo conoscete?

Partiamo dai cerchi: campeggiano sempre sulla bandiera Olimpica in quanto sono il vero e unico simbolo delle Olimpiadi e sono 5 perché rappresentano i 5 continenti (Europa, Asia, Africa, Oceania e America); i colori scelti sono anch’essi associati ai diversi continenti ognuno con una valida motivazione ovvero:
- azzurro è associato all’Oceania in quanto è una terra circondata dal blu dell’oceano;
- giallo è associato all’Asia perché le persone che abitano in questa terra hanno la pelle che tende alle sfumature del giallo;
- nero è associato all’Africa e anche qui la motivazione è per il colore della pelle dei suoi abitanti;
- verde è associato all’Europa dove mancano i deserti e la macchia mediterranea è padrona di questa terra quindi il colore che prevale è il verde;
- rosso è associato all’America per diverse motivazioni ovvero sia riferendosi alla Terra del Fuoco del sud America dove le montagne al tramonto e all’alba assumono questo colore sia riferendosi al colore della pelle degli abitanti delle zone del Centro e del Nord come gli indiani pellerossa.
E’ sempre bello scoprire delle cose nuove e vedo che i bambini sono rimasti sorpresi delle risposte forse perché, ingenuamente, pensavano che erano stati semplicemente disegnati così, non si aspettavano una risposta per ogni loro domanda ed invece, hanno appreso delle nuove nozioni; detto questo ci siamo preparati per realizzare anche noi i nostri cerchi olimpici da appendere per tutto il periodo delle Olimpiadi così ci accompagneranno, insieme alla torcia, durante questa lunga esperienza che durerà dal 27 luglio al 12 agosto e che si svolgeranno a Londra.
Prendiamo 5 batuffoli di cotone rotondi, i classici “struccanti” che noi donne utilizziamo (in effetti io non li uso per questo scopo ma solo per le mie creazioni però è sempre utile averli in casa), li pieghiamo a metà e con una forbice tagliamo la parte centrale a forma di semicerchio; in questo modo, una volta aperto, avremo ottenuto il nostro cerchio olimpico e quindi facciamo la stessa operazione anche per gli altri 4 batuffoli di cotone. Ora con le tempere colorate (azzurro, giallo, nero, verde e rosso) andiamo a colorare i cerchi ottenuti e per farlo utilizziamo le dita perché noi… ADORIAMO SPORCARCI! Se preferite potete utilizzare i pennelli oppure anche un’altra tecnica ma noi avevamo proprio voglia di divertirci e ci siamo lasciati trasportare; ovviamente dobbiamo lasciare asciugare un pò ma visto il caldo che c’è in questi giorni non ci vorrà molto. Come fare per unire i nostri cerchi uno dentro l’altro? Basterà creare un piccolo taglio lateralmente e incastrare i singoli cerchi uno dentro l’altro ovviamente seguendo l’ordine giusto: azzurro, nero e rosso sopra mentre il giallo e il verde nella parte sotto; ora siamo pronti per assistere all’apertura dei giochi visto che la torcia accesa c’è e anche il simbolo della bandiera quindi… ora dedichiamoci alla conoscenza dei giochi veri e propri.

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A FOSDINOVO, CAMMINANDO TRA GLI ALBERI

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Davvero una grande emozione ma soprattutto una gran prova di coraggio quella che Simone ha provato al Parco Avventura di Fosdinovo dove siamo stati per trascorrere un pomeriggio in mezzo alla natura e dove Simone ha scoperto l’ebrezza di stare in alto, molto in alto! Immerso nel verde di una fresca pineta proprio di fronte al Castello Malaspina di Fosdinovo e da dove si gode una bella vista del promontorio abbiamo deciso di trascorre qualche ora in maniera diversa ed originale rispetto alla classica giornata al mare cercando di dedicarci allo sport in particolare all’arrampicata insomma… provando un pò di adrenalina!

Prima di iniziare si deve assistera ad una dinostrazione dove l’istruttore mostra come destreggiarsi con l’attrezzatura che viene rilasciata alla registrazione: un caschetto e un’imbragatura; prima vengono mostrati i vari pezzi e descritti per il loro utilizzo per poi guardare un piccolo percorso a terra che ogni partecipante deve ripetere dopo l’istruttore per provare ad utilizzare l’attrezzatura per poi… iniziare i percorsi. All’interno del aprco ci sono 6 percorsi diversi: 2 viola dedicati ai bambini mentre 1 verde, 1 rosso, 1 blu e 1 nero per ragazzi e adulti a seconda delle diverse difficoltà; Simone ha iniziato dal primo percorso dedicato ai bambini per fare un pò di pratica con ciò che si trovava addosso in particolare con i moschettoni che, non da subito, sono risultati essere una cosa facile da aprire, chiudere e sganciare ma che, è bastata un pò di pratica, e sono diventati un valido alleato. Da tenere ben presente erano 2 cose: l’attrezzatura è dotata di 2 moschettoni che durante il percorso devono sempre essere attaccati alle funi e durante i movimenti in sospensione bisogna sempre ricordarsi di staccarne 1 per volta prima di procedere; altra cosa importante è ricordarsi che quando si trova un segno rosso durante il percorso bisogna attaccare i moschettoni mentre il colore giallo indica la carrucola che però nel percorso dei bambini non è data in dotazione ma è già presente nel percorso.
PRONTI, PARTENZA… VIA con il percorso viola.

Equilibrio per riuscire a camminare su travi o fili di acciaio, forza per tenersi alle corde e spostarsi, coraggio per l’altezza a cui si è ma anche tanto divertimenti nell’affronatre il percorso come ad esempio l’arrampicata sulla rete oppure il passaggio nei tronchi in movimento in sospensione ma ancor di più nel lanciarsi con la carrucola nel vuoto. Ovviamente tutto questo sempre prestando molta attenzione alla sicurezza ricordandosi di attaccare bene i moschettoni e di controllare che siano ben chiusi e quindi potersi sentire sicuri di affrontare il percorso al meglio, senza alcuna paura e con il massimo del divertimento e quindi… PRONTI, PARTENZA… VIA con il secondo percorso viola dove l’altezza è maggiore.

Che dire… ve lo consiglio vivamente perché i bambini si divertono molto ma al tempo steffo fanno una buona ginnastica, tanto movimento e imparano la sicurezza provando direttamente sul campo; inutile dire che anche i percorsi per gli adulti sono mozzafiato anzi… quasi da paura! Ci sono inoltre tavoli e panche di legno per una sosta in cui bere e mangiare qualcosa acquistabile anche presso la piccola baita presente oppure riposarsi in una belle comode amache appese nella pineta mentre si osservano i ragazzi che abilmente ci sorvolano sopra la testa; oltre al sito, potete anche seguire la pagina facebook per rimane aggiornati anche sulle diverse attività che spesso vengono organizzate perché oltre ai percorsi è anche possibile noleggiare mountain bike oppure provare l’ebrezza del bungee trampoline.
Il costo del biglietto è di 9 euro per il percorso bambini , 16 euro per i ragazzi mentre 21 euro gli adulti e comprende tutti percorsi dove è possibile stare 2 ore e mezza e quindi si possono ripetere più volte i percorsi avendo così tanto tempo a dispozione e perfezionare sempre di più la propria tecnica e la manualità con l’attrezzatura. Vi ricordo che anche il Parco Avventura Fosdinovo fa parte del circuito Viviparchi quindi le famiglie che presentano la tessera, hanno l’ingresso gratuito per i bambini fino a 13 anni, motivo in più per andare a divertirsi con tutta la famiglia.

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2 DICEMBRE, IL BASTONCINO DI ZUCCHERO

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La nostra lettura di oggi avrà come protagonista il classico “bastoncino” a strisce rosse e bianche: da dove nasce questa tradizione? In effetti non ci ho mai pensato, spesso non si va a fondo delle cose; anche le cose più banali hanno la loro storia ed in effetti anche il bastoncino, in origine, non era rosso e banco. Insieme ai bambini ne abbiamo realizzati alcuni di pasta di zucchero da attaccare ai regali di Natale come dolcetto decorativo ma andiamo a scoprire da dove nasce.

In origine, il bastoncino di zucchero è stato a lungo un simbolo del Natale, con il suo gusto di menta; perché i bastoncini di zucchero sono bianchi a strisce rosse? La tradizione vuole che fossero inventati da un dolciaio che aveva intenzione di creare un dolce che ricordasse Gesù alle persone. Ecco cosa rappresenta il bastoncino di zucchero:
- E’ fatto di caramello solido perché Gesù è la solida roccia su cui sono costruite le nostre vite (Matt 16:18).
- Al caramello diede la forma di una “J” per Jesus (Gesù in inglese), mentre per altri è la forma di un bastone da pastore, perché Gesù è il nostro pastore (Giovanni 10:11).
- I colori sono stati scelti anche per rappresentare l’importanza di Gesù: il bianco per la purezza e l’assenza di peccato in Gesù, e la larga striscia rossa rappresenta il sangue di Cristo versato per i peccati del mondo (Giovanni 19:34-35). Le tre strisce rosse sottili rappresentano le strisce lasciate dalle frustate del soldato romano (Isaia 53:5).
- Il sapore del bastoncino è di menta piperita che è simile all’issopo, pianta aromatica della famiglia della menta usato nel Vecchio Testamento per purificare e sacrificare. Gesù è il puro agnello di Dio venuto a sacrificarsi per i peccati del mondo.

 

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17 DICEMBRE, I COLORI DEL NATALE

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Che colore è il Natale? Se facciamo questa domanda ai bambini, dopo averci pensato un pò, non risponderanno un solo colore ma bensì diranno che il Natale li rappresenta tutti; provate anche voi a chiederlo e vedrete cosa rispondono. Simone mi ha detto: “mamma, te lo disegno” e guardate un pò quali colori ha scelto… sembra quasi un arcobaleno di colori ed in effetti, se ci pensiamo bene, a Natale addobbiamo l’albero con palline di tanti colori, fili colorati che si intersecano tra i rami e anche le lucine intermittenti sono di colori diversi quindi, il racconto che ho trovato oggi, oserei dire che è perfetto!

A Natale c’è il verde degli abeti luccicanti che rallegra i cuori a tutti quanti.
A Natale c’è Babbo Natale vestito di rosso che porta regali a più non posso.
A Natale c’è il manto della neve bianca che a toccarla mai ti stanca.
A Natale c’è l’arancione delle clementine su ogni tavola tutte le mattine.
A Natale c’è il marrone dei dolci squisiti che vorresti non fossero mai finiti.
A Natale c’è il blu del cielo stellato che copre il bambino appena nato .
A Natale c’è nero delle notte più bella illuminata dal fulgore della stella.
C’è poi un qualcosa che non ha colore ma ti fa batter forte il cuore
E’ il sentimento che si chiama AMORE.
Se c’è intingerai il pennello e farai ogni tuo giorno più bello.

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L’ESPLOSIVA TORTA DEGLI ANGRY BIRDS

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Sono molto di moda in questo ultimo periodo tanto da diventare il gioco più scaricato sugli smartphone; colorati, di diverse forme, morbidi se si ha un peluche e super divertenti per chi gioca attraverso le loro avventure. Di chi sto parlando? Degli Angry Birds, piccoli o grandi uccelli colorati che devono ritrovare le loro uova rubate da maialini verdi; li ho conosciuti attraverso un gioco scaricato nel cellulare perché Simone l’ha visto da un amichetto e devo dire che… sono molto simpatici: hanno forme e colori diverse e vivono in mondi strani e molto coinvolgenti. Sono talmente carini che, insieme alla mia amica Chiara, abbiamo pensato di realizzare la torta di compleanno di suo figlio che compie 6 anni, proprio con questo tema: di sicuro il festeggiato e gli amichetti rimarranno a bocca aperta!

Sembrano difficili da realizzare ma vi posso assicurare che è solo un’impressione: una volta che si inizia ad utilizzare la pasta di zucchero o il cioccolato plastico, ci si accorge che sono molto facili da modellare. Certo ci vuole una dose di mano ferma per realizzare piccoli particolari però essendo molto morbida e malleabile, è possibile fare e disfare in qualsiasi momento e con Chiara ci siamo divertite molto.
In passato avevo sperimentato la pasta di zucchero realizzando diverse decorazioni per torte di compleanno: per la nonna Peppa Pig, per Simone il Trenino Thomas e per Lorenzo un dinosauro; questa volta invece voglio provare ad utilizzare il cioccolato plastico. Me l’hanno consigliato perché meno dolce e quindi più gustoso da mangiare insieme alla torta: la ricetta è facile ma, come prima volta, ho preferito acquistarlo già pronto anche perché ci serviranno parecchi colori: rosso, verde, azzurro, nero, giallo e bianco.
Il tema scelto non è difficile, fondamentalmente sono delle palline; la difficoltà sta nei dettagli: occhi, sopracciglia, becco, corona, capelli nonché il singolo musetto dei maialini. Non c’è molto da spiegare, basterà guardare le varie fasi della lavorazione per vedere come sono stati creati anche perché non esistono regola in cucina e nella realizzazione di questi personaggi… ancora meno.

 

Alla torta ci ha pensato Chiara farcendo, in più strati, del Pan di Spagna con crema pasticcera; a torta finita, la ricopriremo con un sottile strato di cioccolato plastico azzurro che sarà il fondo sopra il quale posizioneremo i personaggi: Bomb il nero, Red il rosso, Chuck il giallo, The Blues l’azzurro e i maialini Minion Pig e King Pig ne manca qualcuno ma… per essere la prima volta e non essendo pasticcere professioniste, ci fermiamo qui: AUGURI DANIEL!

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I GENITORI TORNANO BAMBINI COLORANDO CON LE DITA

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Curiosi di sapere come la classe di prima elementare si sia divertita insieme ai genitori? Come vi avevo anticipato ieri, la classe si occuperà di realizzare un grande albero di frutta per decorare una parete della mensa; l’idea è quella di creare un ambiente più colorato e allegro in cui i bambini si possano sentire più coinvolti e, magari, avvicinarsi al cibo in maniera più serena. Sembrerà una sciocchezza ma i colori aiutano molto, sono la prima cosa che viene notata in particolar modo dai bambini e creare intorno a loro un ambiente accogliente penso sia importanti; insieme ai genitori si divertiranno in un laboratrio non solo coloranto ma anche… sporchevole dove spero che tutti si possano mettere in gioco e… divertirsi con i propri figli!

Ho scelto il tema della frutta perché la nostra scuola partecipa al progetto “Frutta nelle scuole” e quindi la mia idea vuole unirsi a questo progetto per avvicinare i bambini anche in maniera creativa a conoscere più da vicino i diversi frutti che la mensa propone per pranzo e per merenda. Il tronco verrà realizzato in un secondo momento, quando avremo a disposizione tutti gli elementi per creare il grande albero e quindi sapremo di quale dimensioni dovrà essere. All’open day i genitori saranno coinvolti nel colorare la frutta: ogni bambino avrà a disposizione un foglio dove sopra sono disegnati mela, pera, arancia e prugna o albicocca a seconda di come decideranno di colorarla; la tecnica che ho mostrato ai bambini nei giorni precedenti all’open day è stato il puntinismo. Con i pennarelli di grandi e piccole dimensioni, si sono divertiti a riempire le sagome ottenendo un risultato finale molto bello; a loro è piaciuto molto ma all’open day… li stupirò! Gli avevo promesso di avere per loro una sorpresa ed infatti, grazie ad Imaginarium, sono riuscita a fargli avere dei Stampa Pinta-Tinta di diverso colore (rosso, arancione, verde e giallo) ovvero delle grandi spugne (15 cm di diametro) di colore lavabile e innocua. L’idea è quella di sporcarsi, di giocare con dita e mani per colorare le singole sagome con i colori preferiti; ho portato anche dei cotton fiock per chi volesse realizzare dei cerchi perfetti e senza sporcarsi ma ho notato che sono stati usati solo come prova. Tutte le sagome verranno poi ritagliate e serviranno per decorare l’albero. Ma solo con la frutta, sarebbe un albero spoglio… ecco perché poi ogni bambino e genitore, avrà a disposizione anche dei fogli bianchi per IMPRIMERE la propria impronta della mano. Perché? Ogni mano, aperta o chiusa, verde o gialla che verrà realizzata, sarà un foglia dell’albero; il risultato finale sarà un alternarsi di foglie di diverso colore e dimensioni che daranno vita ad una chioma che verrà poi decorata con la frutta.


L’idea è piaciuta molto e come si può notare dalle foto i genitori si sono divertiti e, quasi, sono tornati un pò bambini; è stato bello vedere la complicità tra figli e genitori, vederli sorridere e giocare insieme in un’attività scolastica. Tutti hanno poi ritagliato le sagome sia della frutta che delle foglie e la settimana prossima i bambini insieme alle insegnanti comporranno il grande albero, volete vedere come sarà venuto? Non appena tutte le parti della scuola saranno state addobbate e decorate con i progetti realizzati, vi mostrerò il lavoro completo per il momento… GRAZIE a tutti i genitori per aver partecipato attivamente.

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CONOSCIAMO DA VICINO TUTTI I COLORI

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Nel mio mondo i colori sono fondamentali, non potrei vivere solo in bianco o nero ed ecco perché cerco di insegnare ai miei bambini come i colori facciano parte della nostra vita quotidiana. Sono MOLTO importanti e utilizzare la vista serve proprio a guardarli, a conoscerli e anche a scoprirli. I colori non nascono per caso, come si creando? Come si formano? Il libro di oggi vuole proprio insegnare a guardare attentamente i colori per scoprirli da vicino e imparare a conoscerli in tutte le loro sfaccettature. Questo libro, Il Grande Libro dei Colori, è molto importante per Simone, l’aveva all’asilo e l’ha voluto comprare anche per casa perché se ne è innamorato a prima vista e, tutt’oggi, rimane un libro magico, tutto da scoprire.

Divertente, colorato, giocoso, semplice ed intuitivo ma al tempo stesso intelligente e completo. Partendo dai colori primari, si imparano a mischiare tra di loro per formare i colori secondari attraverso un metodo originale: su un fogli un colore primario (rosso), su l’altra pagina un altro colore primario (azzurro) ed in mezzo una pellicola trasparente con il terzo colore primario (giallo). A seconda di dove appoggiamo la pellicola, si vedrà la trasformazione e si otterrà un colore secondario: l’arancione nel caso appoggiassimo il giallo sul rosso mentre il verde nel caso lo appoggiassimo sull’azzurro. Ma non solo… andando avanti nello sfogliare il libro si potrà apprendere che ogni colore non è unico, ha delle sue specifiche sfumature a seconda della quantità di bianco o nero che gli si inserisce.


Il Grande Libro dei Colori
è edito da Editoriale Scienza, scritto da Mila Boutan; fa parte della collana “A tutta scienza” ed è realizzato con copertina rigida e spiralato in 60 pagine; venduto a circa 17 euro.

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CUOR DI MARIONETTA – TUTORIAL SU UHU

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San Valentino non è una festa solo commerciale o solo per gli adulti; l’amore è per tutti, dai grandi ai piccoli. Perché non far partecipare anche i bambini? Insieme a loro, possiamo farli divertire, aiutandoli a realizzare un’idea carina e semplice dalla quale possono nascere storie d’amore con personaggi di fantasia. Ovviamente il “rosso” e un grande “cuore” saranno i protagonisti dell’originale tutorial che ho preparato utilizzando Young creativ’ glitter glue, non perdetevi il tutorial con le spiegazioni e le foto del risultato finale: continua a vedere le decorazioni sul sito uhu.

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BIANCO, BLU E ROSSO: INDIPENDENCE DAY

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In America è una giornata molto particolare: si festeggia l’”indipendence day” quindi ci saranno grandi festeggiamenti, picnic, grigliate, fuochi d’artificio insomma le famiglie si riuniranno e ci sarà gran festa. Gli americani hanno sicuramente un sentimento patriottico molto più grande del nostro; quando sono stata in America quasi tutte le case avevano piantata in giardino una grande bandiera americana e non parlo di una piccola bandierina di plastica, sto parlando di un alto palo dove la bandiera era libera di muoversi con il vento. Per noi oggi non rappresenta nulla però voglio prendere spunto da loro per insegnare ai miei figli quanto sia importante sapere dove siamo nati, cosa rappresenta per noi il nostro paese e perché è importante.

Proporrò un’attività di gioco che in vacanza è l’ideale; da qui però trarremo qualche bel insegnamento come ad esempio il patriottismo e i colori della bandiera. Solitamente ai bambini piacciono molto le bandiere ma non conoscono il loro significato quindi attraverso un gioco impareremo i colori della bandiera Americana e Italiana; ma non sarà una bandiera qualunque, la realizzeremo a forma di cuore perché è giusto AMARE la terra in cui siamo nati.
Per prima cosa ritagliamo una grande sagoma di cuore che andremo a riempire con i colori delle 2 rispettive bandiere e quindi utilizzeremo il blu, il bianco e il rosso per l’America e il verde, il bianco e il rosso per l’Italia. Non è importante solo conoscere i colori perché più di una bandiera può avere li stessi colori quindi sarà importante memorizzare non solo i colori ma anche la loro disposizione.

L’America invece è più identificabile perché nell’angolo in alto a sinistra sono rappresentate le 50 stelle che rappresentano i 50 stati federati ma con gli stessi colori si potrebbero disegnare le bandiere di Francia, Paesi Bassi, Serbia, Paraguay e moltissime altre.
L’Italia sarà semplice da ricordarsi basterà creare delle strisce di carta crespa verticali da incollare nel seguente ordine: verde, bianco e rosso; ricordiamoci di farle verticali e nell’ordine giusto perché altrimenti darebbero origine all’Ungheria, Bulgaria, Iran o Tagikistan.

L’idea delle bandiere è piaciuta molto e… mi sta già venendo anche un’altra idea per come poterle disegnare, giocarci e nello stesso impararle anche se tutte sarebbe impossibile visto che sono tantissime; scoprirle piano piano sarà divertente e ci farà anche imparare la geografia che, a quanto pare, sta incuriosendo molto Simone.

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IDEA CREATIVA BY BORGIONE

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Mi è capitato di vedere un’immagine nella pagina facebook di Borgione che mi ha colpito per la simpatia ma anche per la semplicità nel realizzarlo; si tratta di un granchio totalmente realizzato con rotoli di carta igienica e siccome io mi ritengo la “regina dei rotoli” vista l’enorme quantità nella mia dispensa, non ho resistito. Volete vedere il risultato finale? I bambini si sono così divertiti che ne hanno realizzato uno per uno avendo così un nuovo amico con cui giocare.

Il sito di Borgione lo conosco bene perché seguo le loro offerte relative al materiale scolastico che spesso mi capita di acquistare in scorta in vista dell’anno scolastico e devo dire che hanno parecchie offerte convenienti. Nei giorni scorsi però hanno inserito delle simpatiche idee da realizzare e questa del granchio mi ha colpito.
Nella loro immagine era specificato il materiale da utilizzare ma io ho fatto una piccola modifica ovvero: anziché utilizzare del cartoncino per realizzare le zampe, ho utilizzato anche per lì un rotolo di carta igienica. Ho tagliato a metà il rotolo utilizzandone così metà per lato per poi colorare tutto il materiale con della tempera rossa; mentre i rotoli asciugavano ho realizzato gli occhi con del cotone che ho manipolato fino a formare una pallina dentro il quale ho disegnato una pupilla nera. Per assemblare il tutto mi è servito un ferma campione per affrancare le zampe al rotolo centrale ovvero il corpo del granchio; in ultimo ho incollato gli occhi proprio al centro e 2 cannucce sul davanti per dare l’idea dei suoi lunghi baffi.
Che ne dite? semplice ma molto carino e poi… è un lavoretto molto estivo!

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MOLINA E IL PARCO DELLE CASCATE

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Per terminare in bellezza il nostro ultimo week-end fuori porta dopo l’escursione al Monte Baldo, abbiamo portato i bambini al Parco delle Cascate di Molina; un insieme di sentieri e itinerari che offronto uno spettacolo della natura. E’ una zona ricca di acqua grazie alle numerose sorgenti in zona che danno origine alle cascate vista la presenza di rocce che si sono staccate dalle montagne vicine; inutile dirvi che lo spettacolo che si presenta è sorprendente perché non si tratta di un’unica cascata ma di un percorso ricco di cascate di diverse forme e dimensioni. Pronti per venire con noi in questo splendido cammino?

Una volta entrati e guardata la mappa si può scegliere uno dei 3 percorsi: il più facile è il verde lungo circa 1,2 chilometri e dura circa 1/2 di cammino ed è quindi accessibile a tutti; c’è poi il rosso che dura circa 1 ora ed è lungo circa 2,3 chilometri mentre il nero è il più impegnativo, dura circa 2 ore ed è lungo 3,6 chilometri. Tutti iniziano insieme e solo in alcuni punti ci sono le diramazioni quindi abbiamo iniziato il cammino e abbiamo deciso che decideremo quale fare lungo il tragitto.
La prima sosta è stata alla Grotta Preistorica dove i bambini hanno potuto vedere come si viveva una volta, proprio come nel cartone animato dei Croods che a loro era piaciuto molto e con il quale hanno fatto subito un riferimento. All’interno c’erano i segni di un fuoco, paglie di fieno e coperte che vengono utilizzate durante le “notti preistoriche” quando cioè vengono organizzati degli eventi per bambini all’interno del parco.
Proseguendo il nostro cammino immersi nella natura siamo poi arrivati alla prima cascata, Cascata dell’Orso dove i bambini sono rimasti a bocca aperta sia per la bellezza della cascata sia perché non se l’aspettavano perché ci si è presentata all’improvviso. La loro domanda è stata: “ma qui ci viveva davvero un orso? Che bel posto, peccato se ne sia andato” ed in effetti hanno proprio ragione anche perché proseguendo poi il sentiero si arriva anche al Pozzo dell’Orso che sembra proprio una vasca da bagno privata.

Prima di giungere qui però ci siamo addentrati nel bosco fino a raggiungere il Doppio Covolo, un angolo incantevole dove la roccia si è rotta a metà e al suo interno scende un ruscello d’acqua che bagna l’intera roccia rendendola levigata; ci sono molti massi sparsi in questo grande ambiente e i bambini si sono soffermati per giocare a nascondersi, per rincorrersi e scalare le rocce nonché sentire come fosse gelida l’acqua del ruscello. Proseguendo il sentiero, inizia un tratto in salita con tanto di cartello che indica la Scala delle Vertigini e devo dire che in effetti… è molto suggestiva la vista della cascata dell’Orso a strapiombo; seguendo la scala si arriva ad una serie di cascate una dopo l’altra fino ad un punto molto emozionante. Passato il Pozzo dell’Orso si passa la Cascata del Tombolo e si arriva alla Cascata del Tombolino dove c’è la Teleferica ovvero un posto a sedere dove poter “volare” sopra il ruscello che scorre sotto. Un’emozione unica che Simone non si è certo voluto perdere; dopo essersi seduto e allacciato si lasciato librare in volo e… che bellezza ma se questo vi è sembrato meraviglioso… aspettate di vedere cosa ci è capitato di fare dopo…

E’ vero che ci saremmo fermati qui per tutto il giorno ma il percorso deve proseguire e quindi, dopo una sosta per il pranzo, abbiamo ripreso il cammino che subito ci ha condotti alla Cascata del Marmittone; anche questa è possibile vederla dall’alto, sopra un ponte, e devo dire che fa sempre un certo effetto sporgersi e vedere il vuoto sotto i propri piedi. La Cascata Spolverona è stata una scoperta: la si intravede da lontano ma basta bagnarsi un pochino i piedi o camminare sui massi più grandi per poterla vedere da vicino e scoprire che proprio nel piccolo laghetto che si apre sotto la cascata, ci sia una paperella che sguazzi in queste acque cristalline e che sia li ad accogliere i visitatori. Dopo una sosta perché i bambini hanno voluto dare qualche briciola di pane alla papera, siamo arrivati al bivio: fare o non fare il percorso nero? I bambini si son sentiti di farlo e quindi… via verso un sentiero MOLTO in salita e abbastanza lungo che porta ad un punto panoramica dove si gode di una vista sull’interno parco dall’alto e da qui ci si accorge di quanto si è immersi nella natura. Proprio facendo questo percorso nero, si ha la possibilità di arrivare a vedere il Pozzo Tondo e la Grotta delle Tette More ovvero un buco nel muro dove si possono intravedere molte protuberanze che scendono dalla montagna ed ecco spiegato il perché del nome della grotta che tanto incuriosiva i bambini.
Continuando il percorso nero, ci si ricongiunge agli altri 2 percorsi (verde e rosso) e da qui fino all’uscita rimarranno uniti; si passa davanti ad un muro chiamato Croci Misteriose sulla Roccia dove si vedono incise all’interno della montagna delle croci. Dopo aver passato il ponte che ci fa vedere la Cascata Spolverina dall’alto si arriva nel punto più emozionante o per lo meno, a detta dei bambini è stata una vera scoperta: la Cascata Nera. La bellezza non è stata solo per la vista della cascata ma… per l’altalena posta al suo interno che consente di spingersi proprio fino quasi a toccare la cascata.

Avrei voluto provare anch’io ma visti tutti i bambini in coda che aspettavano a bocca aperta il loro turno… ho preferito desistere ma sentendo le parole di Simone, penso sia stata un’emozione unica e son proprio contenta che l’abbiamo voluta provare.
Ormai siamo verso la fine, ci attende solo la Cascata Verde e il Sito Archeologico con la Grotta della Sacchetta ma trovandosi in un grande spiazzo con un bel ruscello che scorre, un ultima sosta per mangiarci un gelato fresco ci sta. I bambini hanno avuto modo di sgranchirsi le gambe rincorrendosi e noi ci siamo un attimo ripresi dalla faticata; inutile dirvi che le impressioni su questa gita sono state più che positive: la bellezza della natura è unica, le cascate sono state una meraviglia e le emozioni provate… irripetibili!

Il Parco è aperto nel mese di marzo e ottobre dalle 10 alle 18; da aprile a fine settembre dalle 9 alle 19,30; mentre rimane chiuso da novembre a fine febbraio. Il costo del biglietto intero è 5 euro (> di 12 anni), il ridotto è 3 euro (6-11 anni) mentre sotto i 6 anni è gratuito. La scelta del percorso è libera quindi è adatto a tutte le famiglie ma per chi volesse venire col passeggino lo dovrà lasciare all’ingresso perché alcuni tratti non sono agibili con il passeggino ma meglio munirsi di marsupio. Vi lascio qui sotto al cartina da visionare e se volete vederla più in grande potete scaricarla (percorsi) ma per qualsiasi altra informazione vi consiglio di consultare il sito internet.

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LA RENNA DI BABBO NATALE E… GLI AUGURI NASCOSTI!

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Quest’anno ci sto proprio prendendo gusto nel realizzare i bigliettini augurali e dopo il primo approccio, ho deciso di continuare su questa strada; mi ritroverò a realizzare così tanti bigliettini che poi avrò l’imbarazzo della scelta. Il personaggio di oggi è la renna, personaggio importante visto che aiuta Babbo Natale nella consegna dei regali; ai bambini piace molto come figura e andremo noi stessi a realizzarla utilizzando dei cartoncini colorati e… facendo tante impronte colorate, vi unite a noi?

Per prima cosa pensiamo alla renna, per realizzarla avremo bisogno di un cartoncino marrone che taglieremo a forma triangolare; strana come forma ma strana pure sarà la sua realizzazione. Pieghiamo il triangolo portando il vertice in alto verso la metà della base e nella parte in alto disegniamo 2 grandi occhi, questa sarà la sua buffa faccina. Per dare risalto al bigliettino, ritagliamo un cartoncino azzurro con la stessa base del nostro triangolo; andiamo ad incollarci sopra con della semplice colla stic Uhu, il volto della nostra renna facendo combaciare le 2 basi. Nella parte alta della testa della renna, andiamo a creare le corna; per farlo utilizziamo dei cotton fioc che modelleremo e taglieremo a piacere a seconda della lunghezza che vorremo e incolliamole con l’attaccatutto pulito di Uhu, un gel trasparente che non sporca.

Ma non dovevamo utilizzare le nostre impronte? Certamente, ma non solo le nostre, anche quelle del cotton fioc. Le nostre serviranno per decorare la base e utilizzeremo il verde e il rosso, colori prettamente natalizi, che ci serviranno per decorare il collare della nostra renna; con i cotton fioc e la tempera bianca andremo invece a realizzare i fiocchi di neve nel fondo azzurro del nostro cielo per dare un tocco natalizio in più perché si spera sempre che ci sia la neve a Natale soprattutto i bambini.

Il naso della renna è movibile e per tenerlo chiuso basterà mettere all’interno, proprio vicino alla punta, un pezzetto di Patafix che aiuterà a stare col muso abbassato; volendo, si può alzare e staccare con facilità e all’interno ci si potrà scrivere un pensiero natalizio o dei semplici… AUGURI!

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